Collocata nella prima pianura bolognese, Granarolo dell'Emilia è una cittadina alle porte di Bologna, per secoli granaio della città.
Collocata nella prima pianura bolognese, Granarolo dell’Emilia è una cittadina alle porte di Bologna, per secoli granaio della città. Tradizione vuole che qui abbia avuto origine la stirpe dei Bentivoglio, Signori di Bologna tra il ‘400 e il ‘500.
Nel territorio comunale, si trova la chiesa di San Vitale, che conserva un San Girolamo attribuito al Guercino. Vicino alla chiesa si trova la residenza di campagna dell’esploratore ravennate Pellegrino Matteucci, il primo ad attraversare il continente africano dal Mar Rosso al Golfo di Guinea.
Nei dintorni, si trovano numerose ville di interesse architettonico, tra cui Villa Amelia, in località Fibbia, con sale decorate da tempere del XVII secolo e nota per la “conserva”, e Villa Mareschi, in località Lovoleto, caratterizzata dal doppio filare di querce secolari, lungo circa 1 Km, che orna il principale viale d’accesso alla villa.
Gli attuali edifici delle cinque chiese parrocchiali, una per ogni frazione del Comune, risalgono ai secoli XVIII-XIX. La più notevole per stile e affreschi è la chiesa di San Mamante a Lovoleto, esistente già nel XII secolo, architettonicamente presenta un’interessante armonia tra la facciata e la cappella laterale. Oltre alle chiese, il territorio è caratterizzato dai tipici oratori di campagna. I più importanti sono l’oratorio di Sant’Antonio e della Beata Vergine, a Lovoleto e a Cadriano
Per gli amanti della bicicletta, il percorso cicloturistico Via Lattea nella campagna di Granarolo permette di scoprire il prodotto agroalimentare d’eccellenza del territorio: il latte.