Comunemente definita la “Bella d’Imola”, questa varietà di albicocca presenta frutti oblunghi o ovali a forma di mandorla, leggermente asimmetrici e di calibro medio–grande (peso medio 65 g). La sua buccia si presenta con sfumature di giallo arancio e polpa color arancio chiaro di consistenza media, dolce acidula, aromatica, matura in modo disforme a partire dall’apice.
La prima segnalazione di Albiccoca Reale risale al 1901, probabilmente derivata da un semenzale del francese Luizet. Si diffuse nei territori dalla Toscana al Piemonte. Diventa “Reale d’Imola” solo nel Dopoguerra quando con gli impianti estensivi nella vallata del Santerno si evince la particolare vocazione del territorio imolese alla coltivazione.
Però la varietà ha iniziato ad essere accantonata per problemi agronomici. Infatti, la sua produzione è alternante e suscettibile alla fragilità dei frutti; presenta poca resistenza alla frigoconservazione, pertanto, è disponibile per un periodo limitatissimo di tempo e inadatta alla grande distribuzione.
È una cultivar di vigore elevato la cui gestione agronomica è abbastanza complessa a causa del portamento assurgente e produttività elevata. In caso di mancanza di diradamento, la raccolta è scalare e può durare fino a tre settimane. Nonostante ciò, Reale d’Imola è interessante per la sua ottima qualità gustativa: morbida all’apice della maturazione e intensamente profumata. Una sua ulteriore peculiarità è il seme dolce, chiamato in dialetto “amandlona”, ovvero “mandorlona”.
Nel Dopoguerra esisteva un’attività industriale dell’epoca che si occupava di ritirare i noccioli dalle aziende di trasformazione per estrarne il seme dolce – elemento assai raro nelle varietà moderne oggi in uso – e rivenderlo al piccolo artigianato dolciario e di pasticceria proprio come sostituto della mandorla.
Nei mercati ortofrutticoli locali, Reale è una varietà molto ricercata per la particolare bontà, sebbene la produzione sia scarsa e per lo più limitata all’autoconsumo. Solitamente viene utilizzata per la produzione di confetture e succhi di frutta fatti in casa.
Da aprile 2023, il Comune di Bologna ha inserito questa varietà nell’elenco dei prodotti De.Co, in quanto prodotto della tradizione.
Varietà di albicocca che presenta frutti oblunghi o ovali a forma di mandorla, leggermente asimmetrico e di calibro medio–grande. La sua buccia si presenta con sfumature di giallo arancio e polpa color arancio chiaro di consistenza media, dolce acidula, aromatica, matura in modo disforme a partire dall’apice.