Pensando alla tradizione culinaria bolognese, poche persone indicherebbero l’olio extravergine d’oliva come prodotto tipico. Ciò nonostante, già nel Medioevo vi erano significative coltivazioni di olio, tanto da poter parlare di olivicoltura.
Ci sono tracce di questa importante tradizione nei nomi di borghi e strade che si trovano nel territorio bolognese, si pensi al borgo di Oliveto, nel Comune della Valsamoggia, oppure a via Oleari nel centro città.
Il borgo era strettamente legato a attività agricole inerenti all’olio e all’olivo mentre, in via Oleari vi erano le botteghe che vendevano l’olio.
A causa di un decennio molto freddo all’inizio del 1700, la coltivazione di olivi e la conseguente produzione di olio scomparve quasi totalmente. Solo all’inizio degli anni 2000, grazie ai cambiamenti climatici e lavori di ricerca scientifica del CNR-IBE Istituto per la BioEconomia di Bologna, ricomparve la coltivazione dell’olivo.
Insieme alla facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, il CNR-IBE Istituto ha classificato le piante plurisecolari presenti sul territorio. In seguito, è stata avviata un’attività di propagazione vivaistica delle antiche colture autoctone: Farneto, Montebudello, Montecapra, Montecalvo e Oliveto.
Oggi, ci sono centinaia di ettari coltivato ad olio che arricchiscono la bellezza del paesaggio e il patrimonio ambientale del territorio collinare bolognese.
Vista l’importanza della coltura, nel 2017 è stata istituita la Rete di Imprese Olio Extravergine Felsineo: una rete di produttori agricoli volta a tutelare e promuovere l’olio extravergine di oliva legato alla cultura, alla storia e alla tradizione del territorio collinare della provincia di Bologna fino ai colli Imolesi. Al momento, la Rete conta 10 aziende agricole che coltivano olivo e producono olio extravergine di oliva di alta qualità su una superficie coltivata superiore ai 200 ettari, che produce prevalentemente specie di olivo regionali ed autoctone bolognesi. Dall’aprile 2021 la Rete è titolare del marchio collettivo Olio Extravergine di Oliva Colli di Bologna ed è dotato di un disciplinare di produzione che elenca le procedure agronomiche, estrattive, di imbottigliamento, etichettatura, confezionamento e distribuzione, includendo le caratteristiche sensoriali, al fine di ottenere la IGP (indicazione geografica tipica).
L’olio extravergine di oliva colli di Bologna si distingue nel panorama delle eccellenze locali e ha ricevuto il marchio di Denominazione comunale d’origine dal Comune di Bologna assieme alla Rete di aziende agricole che producono e promuovono quest’olio, patrimonio della storia e tradizione del territorio.
Rete di Imprese Olio Extravergine Felsineo è composta da 10 aziende agricole che coltivano olivo e producono olio extravergine di oliva di alta qualità su una superficie coltivata superiore ai 200 ettari