Lo strichetto bolognese è uno dei piatti tradizionali della cucina bolognese, anche se poco conosciuto. È un formato di pasta che nasce nelle famiglie contadine per recuperare i ritagli di sfoglia di tortelloni e tortellini. Un piatto di recupero, semplice da preparare, che veniva consumato nelle famiglie più povere, soprattutto da coloro che lavoravano i campi o nelle risaie.
Partendo dal ritaglio di sfoglia classico [formato quadrato di 4-4.5 cm per lato], basta una semplice pressione con pollice ed indice nel centro della sfoglia per dare forma allo strichetto. In seguito, con la spronella (rotella tagliapasta) si frastagliano i lembi.
Condite solitamente con il tradizionale ragù oppure con un altro condimento tipico della cucina bolognese, pancetta, piselli, panna e parmigiano.
Dal 2019 questa pasta di umili origini è specialità tradizionale della cucina bolognese. L’Accademia della Cucina Italiana, con il supporto della Confraternita dello Strichetto, ha depositato la ricetta presso la Camera di Commercio di Bologna per tramandare i costumi gastronomici e culturali della città.
Il Comune di Bologna ha riconosciuto lo strichetto come Denominazione Comunale per il suo valore tradizionale nell’ambito dei prodotti agroalimentari del territorio.
Formato di pasta quadrato di 4-4.5 cm per lato